Farmacie Asm, i sindacati chiedono tutele per i lavoratori

Farmacie Asm, i sindacati chiedono tutele per i lavoratori
RIETI - Nei giorni scorsi Il Messaggero ha svelato la mancanza di un accordo ufficiale sul futuro dei dipendenti delle farmacie Asm. Una situazione dibattuta anche durante il...

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RIETI - Nei giorni scorsi Il Messaggero ha svelato la mancanza di un accordo ufficiale sul futuro dei dipendenti delle farmacie Asm. Una situazione dibattuta anche durante il vertice che si è tenuto lunedì scorso in Comune tra sindacati e il sindaco Cicchetti alla presenza dell’assessore al Bilancio, Claudio Valentini. E a tornare sulla vicenda dell’alienazione dei tre punti vendita sono Cgil, Cis e Uil.

«La riunione chiesta dalle organizzazione sindacali - spiegano in una nota i segretari Coltella, Bianchetti e Paolucci - si era resa necessaria per conoscere, visto le voci che si rincorrono, il percorso intrapreso sulla vendita delle farmacie municipalizzate e le garanzie per i lavoratori, nonché le intenzioni in merito alla paventata ripubblicizzazione della società Asm». E aggiungono: «Siamo arrivati all’incontro preoccupati, perché su tutta l’operazione non ci sono certezze ma solo tanti dubbi. E dopo le ultime notizie circa l’indisponibilità per Asm Rieti di una delle tre farmacie messe in vendita, le preoccupazioni si sono moltiplicate. Precedentemente, Cicchetti, Valentini e il presidente di Asm Regnini avevano garantito un percorso condiviso, prevedendo incontri per concordare una clausola sociale a garanzia dell’occupazione». 

Ma a quanto raccontano i sindacati il presidente della municipalizzata, avrebbe disatteso gli impegni e pubblicato «un avviso pubblico di alienazione delle farmacie contenente una scarna e debole clausola sociale, dichiarando di aver ottemperato agli obblighi previsti dalle normative vigenti». 

Cgil, Cisl e Uil si dicono poi preoccupati che «un eventuale cavillo o incidente di percorso, blocchi la ripubblicizzazione dei due servizi (trasporto pubblico e rifiuti), perdendo così il requisito per l’affidamento in house degli stessi, privando allo stesso tempo la collettività del diritto di usufruire compiutamente di servizi pubblici essenziali e i lavoratori delle dovute garanzie». E sottolineano: «E’ un momento delicato, resta quindi forte la necessità di costituire una società interamente pubblica al quale affidare i servizi del trasporto locale e di igiene ambientale nonché la gestione delle farmacie comunali, augurandoci quindi un ripensamento della amministrazione reatina».

Per i sindacati bisogna a questo punto tenere alto il livello di attenzione. «Affinché scelte opinabili e non condivise - concludono - conducano a uno scenario disastroso, fatto di gare europee per affidare i servizi ai privati, che in un territorio come quello reatino comporterebbe una riduzione degli stessi sia in termini qualitativi che quantitativi, in base alla logica del profitto, ma danno dei lavoratori e del territorio». E restano in attesa di un’immediata convocazione a margine dell’apertura delle buste della gara prevista per i primi di febbraio.

 

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Il Messaggero