Angelo Maria Ricci: verso le nuove frontiere dell'apprendimento

Angelo Maria Ricci: verso le nuove frontiere dell'apprendimento
RIETI - All’Istituto Comprensivo Angelo Maria Ricci, il 2023 sarà l’anno della ripartenza verso le nuove frontiere dell’apprendimento, a partire dai...

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RIETI - All’Istituto Comprensivo Angelo Maria Ricci, il 2023 sarà l’anno della ripartenza verso le nuove frontiere dell’apprendimento, a partire dai più piccoli.

Per creare ambienti di apprendimento innovativi, l’Istituto si è aggiudicato la somma di 75 mila euro, soldi che saranno destinati alle scuole dell’infanzia.

Il Fassini a settembre è stato oggetto di un ampliamento all’avanguardia, con nuovi locali sicuri, antisismici, coloratissimi e molto spaziosi e il De Juliis è il plesso in cui ogni aula è concepita come un “mini appartamento”, disponendo di una propria porta di accesso e uscita, un locale spogliatoio, una zona refettorio attigua a quella molto spaziosa per le attività educative e servizi privati.

La scuola si è aggiudicata l’Avviso pubblico Pon del 27 maggio 2022 “Ambienti didattici innovativi per la scuola dell’infanzia”.

Dopo le prossime vacanze pasquali, le aule dei due plessi si trasformeranno completamente con arredi dedicati al tipo di attività prevalente  che vi sarà svolta, per favorire e potenziare l’apprendimento della lettura e del calcolo, della didattica digitale, con proiettori interattivi a pavimento e robot educativi programmabili, della psicomotricità, con percorsi di equilibrio e tattili, piccoli attrezzi ginnici, morbidi e variopinti cuscini e materassi, tribunette e divanetti, banchi componibili e trasformabili, LIM.

I piccoli alunni potranno cimentarsi in esperimenti scientifici con tavoli luminosi, sabbiere, figure traslucenti, oppure curiosare dentro borse piene di strumenti a percussione, per musicisti in erba.

«L’ obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere nel corso del prossimo anno scolastico – spiega il Dirigente Scolastico Paola Testa - è quello di trasferire all’infanzia una rivisitazione del modello innovativo cosiddetto DADA (delle metodologie Didattiche per Ambienti Di Apprendimento), già sperimentato da diversi anni da una rete di scuole secondarie italiane di I e II grado: le aule sono intese come un ambiente attivo di apprendimento. Esse vengono personalizzate, all’Infanzia, per ogni campo di esperienza e non sono assegnate alla specifica sezione, ma a tutti gli alunni del plesso, che vi ruoteranno per un periodo temporale prestabilito, necessario all’approfondimento di un particolare campo di esperienza».

«Con il medesimo finanziamento – continua la Testa – sarà poi allestita un’aula polisensoriale Snoezelen, per i bambini speciali. Anche questa, unica nella città di Rieti, consentirà di sperimentare nuovi modelli di didattica inclusiva ed immersiva, con suoni, immagini, colori, luci a led e rilassanti divanetti o poltrone che, partendo dalla scuola dell’Infanzia, potranno svilupparsi in continuità anche con gli alunni speciali della scuola primaria Cirese».

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Il Messaggero