Rieti, Andrea Pastore e lo stop all'A2: «Giusto, ora nuove regole, mi piacerebbe restare alla Npc»

Andrea Pastore in maglia Npc (foto Riccardo Fabi/Meloccaro)
RIETI - Ormai è trascorsa una settimana dall'annullamento del campionato di serie A2: vista l'emergenza coronavirus gli organi federali non hanno ritenuto oppurtuno...

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RIETI - Ormai è trascorsa una settimana dall'annullamento del campionato di serie A2: vista l'emergenza coronavirus gli organi federali non hanno ritenuto oppurtuno portare al termine la stagione.


La notizia della sospensione definitiva non non ha trovato impreparato Andrea Pastore, guardia 25enne della Zeus Npc Rieti, che ha accolto così lo stop: «Mi sono sempre chiesto per quale motivo tardassero a sospendere tutto, non c'erano le condizioni per continuare. Certo finire così è brutto, ma spero che questa situazione venga sfruttata per ripartire al meglio, mi aspetto una rivoluzione e nuove regole».

Anche per l'esterno originario di Latina l'amarezza è grande, dopo una stagione condizionata da alti e bassi, nella quale però non ha mai fatto mancare il proprio apporto: lottatore sul parquet e motivatore dei compagni dalla panchina. «Siamo stati un grande gruppo, anche per questo il rammarico di non esserci giocati i playoff è grande. A Rieti si lavora bene, ho trovato una società compotente e uno staff, dove a partire da coach Rossi tutti ti seguono alla perfezione - mentre sul suo rendimento personale, l'ex capitano di Latina ammette - A livello individuale sono stato abbastanza sfortunato, in carriera non mi era mai capitato di subire così tanti infortuni e stare fermo un mese. Avevo anche iniziato bene, poi sono arrivati questi piccoli acciacchi, che hanno condizionato il mio rendimento».


Una stagione che per Pastore rischiava di iniziare in salita, visti i trascorsi con i tifosi reatini e la rivalità in campo ai tempi di Latina, ma che l'esterno di coach Rossi è riuscito a gestire, ricucendo lo strappo: «Ero sicuro che si trattasse di un problema minimo, se gioco da avversario è normale che possano nascere questi episodi - spiega Pastore, che chiude il discorso così - Ho firmato a Rieti anche per chiudere questa storia, in tempi brevissimi ho chiesto un confronto e ho risolto, poi giocare per una tifoseria del genere è bellissimo ed è sempre stato un sogno. Mi piacerebbe restare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero