Amatrice, sulla presidenza del consiglio si scatena la bagarre

Amatrice, sulla presidenza del consiglio si scatena la bagarre
AMATRICE - Minoranza di nuovo all'attacco. In una nota, il gruppo “Insieme Per Amatrice” lamenta che “durante l’ultimo consiglio è accaduto quello che avevamo...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
AMATRICE - Minoranza di nuovo all'attacco. In una nota, il gruppo “Insieme Per Amatrice” lamenta che “durante l’ultimo consiglio è accaduto quello che avevamo evidenziato già da tempo".




L'ATTACCO DELLA MINORANZA

Al terzo punto dell’ordine del giorno il sindaco Sergio Pirozzi si è allontanato dall’aula consiliare per evitare di partecipare alla votazione su un argomento che lo riguardava da vicino. La presidenza del consiglio è stata assunta, nonostante il vicesindaco fosse presente, dal consigliere anziano. Procedura è stata contestata dal consigliere di minoranza Francesco Di Marco, il quale ha invitato il segretario comunale alla lettura del Regolamento sul funzionamento del consiglio comunale nel punto in cui recita ‘il consiglio comunale è istituzionalmente presieduto dal sindaco. In caso di sua assenza o impedimento la presidenza spetta al vicesindaco e, in sua mancanza, al consigliere anziano’.



Commentando la lettura di tale articolo il segretario comunale ha affermato che il vicesindaco non può presiedere il consiglio comunale in quanto non consigliere. Pertanto - sostiene la minoranza - si è proceduto alla votazione di una delibera di consiglio che non rispetta l’articolo 3 del Regolamento sul funzionamento del consiglio comunale e, di conseguenza, l’articolo 18 dello statuto comunale, secondo il quale il vicesindaco deve essere in grado di poter svolgere tutte le funzioni del sindaco. Siamo quindi di fronte - argomenta il gruppo Insieme per Amatrice - a un atto deliberativo che cozza e non rispetta, in un solo colpo, lo statuto comunale e il regolamento sul funzionamento dello stesso. E’ evidente che tale situazione non è più tollerabile e che le delibera in oggetto è illegittima e priva di qualsiasi fondamento giuridico- amministrativo. Noi da tempo sosteniamo, anche con un ricorso presentato al Tar, che la posizione del vicesindaco non consigliere debba essere rimossa per il rispetto dello statuto e del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale che rappresentano i cardini sui quali deve fondarsi un’azione amministrativa trasparente, legale e giuridicamente corretta.”



LA RISPOSTA DEL SINDACO


Nel giro di poche ore è arrivata la risposta del Sindaco Sergio Pirozzi in cui ricorda che "la presidenza del consiglio comunale passava in quel momento al consigliere anziano, ossia il consigliere Alessia Santarelli" e contesta il fatto che “la minoranza attacchi, facendo mettere a verbale che non è legittima la presidenza, salvo poi votare ugualmente. Nel ricordare il loro ricorso al Tar omettono poi di dire che 15 giorni fa il loro avvocato Segato ha ritirato la richiesta di sospensiva, ‘vista la memoria della controparte’. Se la democrazia ad Amatrice è in pericolo perché ritirare la richiesta di sospensiva? Mistero. Invitiamo tutti i cittadini ad ascoltare il consiglio in cui il sindaco invitava la minoranza a risparmiare i soldi per gli avvocati e magari essere più presenti su questioni importanti che interessano la comunità: ospedale, albergo scuola, riduzione dei servizi da parte dello Stato, etc. Ma si sa: queste questioni comportano studio e fatica”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero