Cinquanta anni di barba, shampo e capelli: Amatrice festeggia il suo barbiere speciale Un fedelissimo lettore de Il Messaggero

Cinquanta anni di barba, shampo e capelli: Amatrice festeggia il suo barbiere speciale Un fedelissimo lettore de Il Messaggero
AMATRICE - Mezzo secolo di attività, svolta all’ombra della bellissima Torre Civica medievale di Amatrice. Li festeggia il signor Giuseppe Spurio che ha aperto l’attività di...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
AMATRICE - Mezzo secolo di attività, svolta all’ombra della bellissima Torre Civica medievale di Amatrice. Li festeggia il signor Giuseppe Spurio che ha aperto l’attività di barberia 50 anni fa, l’8 maggio 1965.




“Ho iniziato a lavorare - spiega Spurio - come ragazzo di bottega all’età di 7 anni e con l’esperienza è cresciuta anche la passione per la barberia, attività che svolgo da quasi 60 anni, di cui 50 di iscrizione alla Camera di commercio. Nella mia professione ho conosciuto sia fasi di benessere, in cui il lavoro è stato molto intenso, sia momenti di crisi, coincidenti anche a livello nazionale. Nei primi 30 anni, fino ai primi anni '90, si è lavorato bene ma attualmente, con lo spopolamento del territorio amatriciano, il lavoro è diminuito. Ma in ogni fase della mia carriera ho sempre avuto un buon rapporto con la popolazione del posto. Attualmente non vedo nei giovani lo spirito di sacrificio per avviare un’attività di questo genere ma confido nei ragazzi che vogliono iniziare, sperando in una ripresa economica”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero