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RIETI - È un domino di segnalazioni quello che si sta verificando in provincia, dove ora dopo ora si sommano disagi legati alla carenza di acqua e richieste di intervento al gestore Acqua pubblica sabina (Aps).
Il Reatino. Dopo le denunce dei cittadini Gavignano di Forano dove nella giornata di ieri sono proseguiti i distacchi a partire dalle ore 11 del mattino tra la rabbia dei cittadini riversatasi sui social, arrivano quelle di Cantalice. Anche qui le chiusure programmate non vengono tempestivamente comunicate ai residenti e stanno creando difficoltà a tante famiglie, specie quelle nelle quali ci sono persone disabili che hanno necessità di essere accudite anche nelle ore notturne. «Da diversi giorni – spiega Paolo Dionisi, capogruppo consiliare di opposizione di destra sociale in Fratelli d’Italia - viene interrotta l’erogazione di acqua, nelle ore notturne, a causa di innumerevoli perdite nella condotta, nella zona Colli di Cantalice: parte della via del Santuario, parte alta di via Primo maggio e via Colli.
In Sabina. Non va meglio a Montopoli di Sabina dove da tre settimane i residenti hanno segnalato (senza esito) ad Aps la presenza di un guasto in via Campore che causa una copiosa perdita d’acqua e pregiudica l’erogazione del servizio in molte abitazioni della zona. «Segnalazioni formali di cittadini, comunicazioni del Comune, richieste di intervento urgente non fermano il rilevante flusso d’acqua potabile a causa di un guasto in via Campore di Montopoli – attaccano dal circolo locale del Pd da dove bollano le rassicurazioni dell’azienda sul lavoro che sta facendo per migliorare il servizio come “propaganda aziendale”. Aps – proseguono dal Pd - risponde col trucco di enunciare dati senza fonti, studi e proposte per un futuro incerto. La sostanza fumosa, ma dal tono accusatore liquidatorio e generico imputa il malfunzionamento agli impianti ereditati dai Comuni ormai quattro anni orsono. La realtà parla di un peggioramento organizzativo e di efficienza rispetto alla gestione degli impianti a Montopoli che ancora oggi consente un’erogazione costante, efficace, diffusa di acqua in un ampio territorio collinare che si estende in lunghezza e centri abitati dai monti Sabini a Passo Corese. Adduzione, distribuzione, deposito, stoccaggio, misurazione a contatore dell’acqua potabile sono stati garantiti da decenni grazie alla particolare attenzione delle amministrazioni comunali di Montopoli con investimenti diretti e risorse umane. L’unico alto rischio ora – concludono -, che diviene sempre più reale, è che questo patrimonio, vanto di una comunità intera, sia tralasciato e degradato».
Le limitazioni. La situazione è invece ancora sotto controllo a Poggio Catino dove, però, il sindaco Walter Ferzi, vista la grave crisi idrica, preferisce prevenire e ha emesso un’ordinanza con la quale chiude le fontanelle pubbliche meno utilizzate e limita il flusso idrico delle altre.
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