«Se ho vinto è perché parlo di problemi. Ora però ci vuole una rigenerazione». Lo ha detto Nicola Zingaretti, da alcune ore ufficialmente rieletto...
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«Ora però mi auguro che si superino le divisioni e che prevalga l'interesse comune del Paese. Il centrosinistra dovrebbe mettersi al servizio del bene comune dell'Italia, che non sempre coincide con gli interessi di una persona. Ce lo chiedono le migliaia elettori che hanno votato il Pd nel Lazio».
A chi gli chiedeva se fosse disponibile per la segreteria del Pd, Zingaretti ha risposto: «Nei partiti serve chi fa politica, e io non mi sono mai sottratto.
«Stamattina ho chiamato il sindaco Raggi per offrirle il mio sostegno per risolvere i problemi di Roma, ma lei era impegnata e non ho avuto ancora avuto modo di parlarci», ha spiegato Zingaretti a chi gli chiedeva di eventuali contatti con Virginia Raggi dopo la sua rielezione.
«Lo speravo così tanto no, un pò di paura l'abbiamo avuta, ma alla fine ha vinto quello che speravamo: il riconoscimento dell'alleanza del fare, la serietà con la quale malgrado tutto in questi anni abbiamo lavorato. Tante persone al di là dell'orientamento politico ci hanno dato di nuovo la loro», aveva detto prima Zingaretti intervistato dal telegiornale regionale del Lazio.
«Io non so se il Lazio è un modello - ha detto ancora Zingaretti - bisogna stare con i piedi per terra, però credo che sia evidente che ci sia bisogno di una rigenereazione del centrosinistra. Una rigenerazione che significa idee, valori, prospettive, visioni. In questo penso che la nostra esperienza potrà aiutare. Bisogna prendere gli esempi positivi. Aver capovolto un risultato, perché eravamo terzi e siamo arrivati primi, credo sia un bel segnale. Rigenerare deve essere la parola d'ordine di tutti».
«Stiamo vedendo in queste ore, ma noi come sempre non abbiamo atteggiamenti arroganti o di chiusura. Verificheremo con grande serenità e nel merito su tutti gli atti la solidità di un'amministrazione che va avanti. Ho sempre coinvolto le opposizioni anche negli anni precedenti, anche sui bilanci».
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Il Messaggero