Zimbabwe, presidente su emancipazione: donne non pari a uomini, dobbiamo metterle incinte

Il presidente dello Zimbabwe Mugabe
Di sicuro il tempismo non è la migliore qualità di Robert Mugabe. E non solo perché il presidente dello Zimbabwe ha ormai 90 anni (91 il prossimo 21 febbraio, per essere...

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Di sicuro il tempismo non è la migliore qualità di Robert Mugabe. E non solo perché il presidente dello Zimbabwe ha ormai 90 anni (91 il prossimo 21 febbraio, per essere precisi) e la sua storica dittatura sembra, decisamente, non avere più un ampio orizzonte.




Nelle ultime ore, infatti, Mugabe è stato eletto presidente dell’Unione Africana nell’anno che l’organizzazione ha deciso di dedicare all’Empowerment e allo Sviluppo delle donne nel continente.



E come si è presentato il neo-presidente? Con una dichiarazione che può essere riassunta con un “non è possibile che le donne possano essere pari all’uomo”. La motivazione? “Perché noi uomini dobbiamo metterle incinte”.



A una giornalista di VOA Zimbabwe, arrivata ad Addis Abeba in Etiopia per seguire i lavori del summit dell’Unione Africana, il leader africano avrebbe infatti così commentato la condizione femminile: “Quando le donne vengono al mondo non è facile per loro. Devono sposarsi, devono avere bambini, devono stare a casa e questo è un problema… Sto dicendo che le donne non possono essere pari agli uomini. Vede, noi uomini vogliamo i bambini. Così noi mettiamo incinta le donne. E non è possibile fare altro per loro…”.



Qualcuno potrebbe dire che non è la cosa più grave che Mugabe, più volte denunciato da Amnesty International per le violazioni dei diritti umani nello Zimbabwe, abbia fatto o detto. E in più c’è l’età che avanza. Ma di certo non aveva sbagliato i tempi in questo modo neppure quando, reputato “persona non grata” dall’Unione europea e dagli Stati Uniti, si presenta agli eventi organizzati dalle Nazioni Unite e dal Vaticano, compresa la cerimonia di beatificazione di Papa Wojtyla. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero