Il relatore, Mauro Guerra, ha depositato in commissione Bilancio della Camera una riformulazione dell'emendamento Di Salvo per sostituire i voucher cancellati dal governo per...
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A sua volta, l'utilizzatore non potrà superare i 5mila euro di compensi. Rispetto ai vecchi voucher si alza il compenso per chi svolge attività presso le imprese, da 7,50 euro netti a 9 euro l'ora. Sale anche la quota contributiva a carico del datore (al 33%). Vengono poi stabiliti dei limiti: non sono ammesse le aziende con più di 5 dipendenti, quelle del settore dell'edilizia e prestazioni inferiori alle 4 ore. Non si potrà inoltre fare più incetta andando dal tabaccaio. La gestione delle operazioni sarebbe infatti affidata a un portale ad hoc dell'Inps.
Quanto al libretto famiglia, ogni titolo di pagamento vale dieci euro, cui si sommano altri due euro per i contributi e l'assicurazione. Unica novità un contributo erogato mediante il libretto famiglia per l'acquisto di servizi di babysitting, ovvero per far fronte agli oneri della rete pubblica di servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.
Slitta a lunedì la chiusura, in commissione Bilancio, dell'esame della manovra. Probabile che slitti a martedì l'approdo in Aula del testo. In serata la commissione ha proseguito l'esame degli emendamenti accantonati, dopo che il relatore ha depositato un pacchetto di 10 emendamenti e la riformulazione delle proposte per sostituire i voucher. Domattina si ripartirà da alcuni nodi ancora aperti, come la revisione della norma 'Airbnb' e si passerà al voto sui voucher. L'obiettivo è di dare il mandato al relatore entro lunedì alle 12. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero