NEW YORK – Grazie all’ospitalità offerta dalla New York University, che ha messo a disposizione una sala, gli elettori italiani di New York hanno potuto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un gruppo di giornalisi italiani dell’Acina (Associazione Corrispondenti Italian in Nord America) ha invitato gli esponenti delle varie liste a una tribuna elettorale, che si è tenuta nella Sala Grande della NYU. Erano presenti rappresentanti della lista “Movimento Associativo Italiani all’Estero”, “Movimento 5Stelle”, Partito Democratico, +Europa, “Salvini-Berlusconi-Meloni”, “Liberi Uguali”. Il dibattito è stato estremamente civile e vivace. A parte le ovvie differenze ideologiche e di programma, i candidati hanno espresso una perfetta identità di vedute su due punti: hanno lamentato l’apparente indifferenza delle istituzioni, dopo che il Consolato e l’Istituto Italiano di Cultura non hanno potuto concedere lo spazio per l’incontro, e hanno espresso frustrazione per la vastità dei loro collegi e l’impossibilità materiale di entrare in contatto diretto con gli elettori: «Si va da Panama all’Alaska» hanno sottolineato.
La vastita dei collegi è causa anche di scarsa informazione e apatia da parte degli elettori. Nella scorsa tornata eletorale solo il 27 per cento degli aventi diritto ha votato, un risultato molto al di sotto delle percentuali che si registrano invece in Italia. E per assurdo, sono proprio i giovani i più assenti: spesso non sanno neanche che dovrebbero iscriversi all’Aire (Anagrafe dgli italiani residenti all’estero) per poter ottenere il diritto di voto.
Chi volesse avere maggiori informazioni sulle modalità di voto dovrebbe consultare il sito del Ministero dell’Interno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero