I parlamentari del M5S chiedono formalmente ai presidenti Piero Grasso e Laura Boldrini di poter rinunciare alla pensione. «L'era medievale» della politica...
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«Abbiamo davanti sei mesi complicati, in cui dovremo far arrivare questi temi a più cittadini possibile. Un percorso - ha aggiunto l'esponente M5S - che inizia la settimana prossima a Italia 5 Stelle con l'elezione del candidato premier e prosegue con la nomina dei candidati ministri nei mesi successivi». «Dopo l'atto di oggi», indirizzato ai presidenti di Camera e Senato, con cui l'M5S rinuncia al vitalizio, «i cittadini - ha proseguito - devono conoscere differenza tra noi e loro. Esiste un modo diverso di fare politica ed è quello che vogliamo fare al governo della Sicilia e poi del Paese». Se i cittadini «daranno a noi la possibilità di governare il paese, quello che già applichiamo a noi lo applicheremo anche a tutti quanti gli altri. Se invece gli italiani vorranno ancora scegliere loro, noi continueremo a dare il buon esempio. Questo paese non si cambia con le leggi ma con le istituzioni che danno il buon esempio», ha sottolineato Di Maio, ricordando: «É bastato l'ingresso dell'M5S in Parlamento perché sparissero i vini pregiati in buvette o le etichette 'lasciare il passo agli onorevoli' negli ascensori». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero