Visita a sorpresa del ministro della difesa Elisabetta Trenta in Libia, dove vedrà Sarraj. Sarà una missione lampo, tutta in giornata. Trenta farà tappa anche...
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Trenta in mattinata è partita con un aereo da trasporto tattico militare, ed è atterrata all'aeroporto di Tripoli, dove è stata accolta dal suo omologo libico. In giornata Trenta incontrerà al Palazzo Presidenziale il premier libico Fayez al-Sarraj e, subito dopo si recherà a Misurata per visitare l'ospedale da campo italiano. «La visita in Tunisia e in Libia rientra nell'azione coordinata che la Difesa, assieme agli Interni e agli Esteri, sta portando avanti per la stabilizzazione dell'aera e il contenimento dei flussi migratori», spiegano fonti della Difesa facendo riferimento alla visita di ieri del ministro Trenta a Tunisi, dove ha incontrato presidente Beji Caid Essebsi.
«Siamo felicissimi di avervi qui in Italia. Complimenti per il suo incarico. Abbiamo relazioni importanti e storiche su cui dobbiamo investire tutti, per la stabilità del Mediterraneo». Lo ha detto il ministro della Difesa libico Najim Owida, accogliendo a Tripoli il ministro Trenta, appena atterrata a bordo di un C130 insieme al capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Graziano.
«La ringrazio per le sue parole di augurio. Il governo che rappresento continuerà a stare al fianco della Libia e del suo popolo. Condividiamo la stessa casa, il Mediterraneo, e l’Italia vuole fare di più per la stabilità della regione e del Paese. Ma condividiamo anche un problema importante: i flussi migratori che portano instabilità all’Italia e alla Libia. Occorre fermare il traffico di esseri umani e l’immigrazione irregolare. In questo senso, visto che mi ritengo una persona pragmatica, credo che l’Italia debba intensificare il suo sforzo ed è pronta a farlo, secondo le necessità e le esigenze del popolo libico». Lo ha detto invece il ministro della Difesa Elisabetta Trenta al suo omologo libico Najim Owida.
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Il Messaggero