A rivelarlo sono stati i principali giornali britannici, che hanno attribuito a tale evento la ragione per cui il primo ministro avrebbe chiesto una verifica delle condizioni di sicurezza sue e dei suoi collaboratori.

In realtà Cameron ha fatto sapere che episodi del genere possono verificarsi di tanto in tanto e che i numeri violati non sono quelli su cui si svolgono comunicazioni riservate.

Ai giornalisti il primo ministro britannico ha raccontato di aver ricevuto una chiamata sul suo BlackBerry, alle undici e mezza di mattina, che lo avvisava di una conference call che avrebbe dovuto aver luogo proprio con Hannigan. A metterlo in allarme e' stato il fatto di non aver riconosciuto la voce dell'interlocutore e che lo stesso si fosse scusato per averlo chiamato così presto nonostante fosse quasi mezzogiorno. Di fronte alla sua titubanza del primo ministro l'uomo avrebbe rivelato che si trattava di uno scherzo, e Cameron ha così immediatamente interrotto la comunicazione.

Il caso, l'ironia o - forse - una precisa volontà ha fatto si che, pochi minuti dopo, la stessa cosa accadesse al responsabile britannico per le comunicazioni. La duplice vulnerabilità non ha lasciato indifferente Westminster. Qualcuno, per calmare gli animi, ha voluto ricordare episodi analoghi accaduti in passato senza che vi fossero conseguenze per la sicurezza. Come quando, con maggior senso dell'umorismo, Tony Blair ricevette una telefonata da qualcuno che, dopo essersi spacciato per il collaboratore di un membro del governo, provo' a vendergli un abbonamento per la palestra.