«Sono venuto qui per morire come martire di Dio». Nel giorno in cui Parigi ricorda, ad un anno di distanza, le vittime dell’attacco alla redazione del giornale...
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Come riporta il quotidiano inglese Mirror, le immagini mostrano Coulibaly raccontare alle persone che aveva fatto prigioniere la sua storia e le motivazioni legate al suo tragico gesto poco prima di morire. “Io sono nato in Francia – dice – e se non avessero attaccato i musulmani tutto questo non sarebbe mai successo”.
Il video fa parte di un documentario, mostrato in esclusiva dalla BBC e intitolato “Tre giorni di terrore: gli attacchi a Charlie Hebdo”, che raccoglie anche la testimonianza di una giovane donne sopravvissuta a quei terribili momenti e che ha raccontato ciò che il jhadista avrebbe detto negli attimi immediatamente precedenti alla sua resa. «Gli ho chiesto se volesse dei soldi – ha detto la ragazza -. Ma lui mi ha risposto che non avevo capito, che era venuto qui per morire come un martire in nome di Allah e del suo profeta Maometto».
La donna, che non ha voluto svelare la sua identità, ha anche detto come il 32enne terrorista l’abbia avvertita «che molti altri come lui sarebbero arrivati in Europa». Coulibaly è stato ucciso dalla polizia francese che è intervenuta con un blitz nel locale commerciale ebraico a Est di Parigi dove l'uomo si era barricato insieme alle sue vittime.
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Il Messaggero