In un video la fuga delle tre minorenni inglesi che vogliono combattere per l'Isis

In un video la fuga delle tre minorenni inglesi che vogliono combattere per l'Isis
Un nuovo video, apparentemente girato con un telefono cellulare, mostra le tre adolescenti britanniche che sarebbero fuggite in Siria per raggiungere gli jihadisti dello Stato...

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Un nuovo video, apparentemente girato con un telefono cellulare, mostra le tre adolescenti britanniche che sarebbero fuggite in Siria per raggiungere gli jihadisti dello Stato Islamico. Le immagini, diffuse dall'emittente turca Hbr, sarebbero state girate dall'uomo che ha aiutato le ragazze ad entrare in Siria, arrestato dai turchi che lo hanno identificato come un agente al servizio di uno dei paesi della coalizione contro l'Is. Nel video si vedono Shamima Begum, 15 anni e Kadiza Sultana, 16, fuggite dalla periferia di Londra assieme all'amica quindicenne Amira Abase, mentre stanno per passare dalla Turchia alla Siria. Le ragazze scaricano i loro bagagli da un veicolo, mentre una voce maschile fuori campo traduce per loro dall'arabo all'inglese. Poi l'uomo aggiunge: «prendete il passaporto siriano, quello rosso» In precedenza, il ministro turco degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, ha dichiarato che l'uomo arrestato per aver aiutato le adolescenti a fuggire in Siria sarebbe un cittadino siriano che lavora per l'intellignece di un paese impegnato nella coalizione contro l'Is. Secondo l'agenzia stampa turca Dogan, l'uomo lavora per il Canada, ma il governo di Ottawa ha smentito. Il siriano, che prima faceva il dentista a Latakia, avrebbe chiesto senza successo un visto per il Canada, ma sarebbe stato ingaggiato come agente per fornire informazioni sui foreign fighters. L'uomo si è poi trasferito a Raqqa da dove mandava informazioni. Ma sarebbe stato anche reclutato dallo Stato Islamico, tramite Abu Kaka, «un comandante britannico dell'Is», per far entrare combattenti stranieri in Siria. Sarebbe stato dunque il dentista, a far entrare in Siria le tre ragazze, assieme ad un gruppo di altri otto stranieri.
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Il Messaggero