Città del Vaticano - «E' chiaro che c'è chi vuole che questa guerra continui». Il vescovo siriano Georges Abou Khazen, Vicario di Aleppo per...
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Sono cinquantanove i missili che sono stati lanciati da due cacciatorpedinieri Usa, avendo come bersaglio la base militare governativa siriana da cui, secondo quanto sostenuto dagli Usa, sarebbero partiti gli aerei che lo scorso martedì dell’attacco con armi chimiche contro la cittadina di Khan Shaikun, nella provincia di Idlib. Dopo l'operazione militare disposta dall'amministrazine Trump, la Russia ha chiesto una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu, definendo sconsiderato l'attacco missilistico Usa contro la base militare siriana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero