«Loris lo ha ucciso mio suocero, Andrea Stival. Ho ricordato tutto quando sono andato a trovarlo al cimitero, ma non l'ho detto prima perché avevo paura che...
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«Sono tranquillo - dice Andrea Stival - la mia posizione è stata vagliata da investigatori e magistratura dettagliatamente». La sua nuova verità Veronica vuole che a sentirla sia anche la Procura di Ragusa, chiedendo di informare i magistrati dell'inchiesta. La direzione della prigione lo fa. Ma quando il Pm va a raccogliere la sua testimonianza lei non dice nulla di rilevante, sostenendo che è diventata famosa, e che la conoscono anche a Hollywood. A gennaio alla psicologa aveva spiegato che il movente sarebbe stato qualcosa che il piccolo «aveva visto e che non doveva vedere», e avanza l'ipotesi che il suocero fosse l'amante. Fornisce poi una prima ricostruzione: ha accompagnato il figlio più piccolo a scuola e quando è tornata a casa ha trovato Andrea Stival che ha ucciso Loris.
Ma nessuna telecamere riprende l'uomo entrare in casa quel giorno. Un mese dopo, l'8 febbraio scorso, ai periti e ai consulenti che la sentono per valutare il suo grado di intendere e volere, come disposto dal Gup di Ragusa davanti al quale la donna è sotto processo per omicidio premeditato e occultamento di cadavere, fornisce una nuova ricostruzione: avrebbe incontrato Andrea Stival per caso, tornando da scuola, e lui sarebbe salito in auto con lei, sdraiandosi sul sedile posteriore per non farsi notare. Sarebbero saliti a casa dove c'era Loris che, sostiene Veronica Stival, minacciava di rivelare al padre la relazione tra suo nonno e sua madre. Per quello lui lo avrebbe ucciso, usando un cavo elettrico, e avrebbe costretto lei a mettergli delle fascette nella mani per farlo stare fermo. E insieme, poi, si sarebbero liberati del corpo gettandolo nel canalone.
Non avrebbe parlato per paura di ritorsioni sul figlio più piccolo. «La ricostruzione di Veronica Panarello - afferma il legale di Andrea Stival, l'avvocato Francesco Biazzo - è assolutamente irrilevante, frutto della sua fantasia, e non lo dico io, ma lo dicono gli atti del processo e le indagini che hanno escluso responsabilità di Andrea Stival.
Il Messaggero