Vento forte all'aeroporto di Madeira: l'atterraggio è da incubo

Se avete paura di volare queste immagini sicuramente non vi aiuteranno a superare il timore di staccare un biglietto aereo per una destinazione esotica. È stata una...

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Se avete paura di volare queste immagini sicuramente non vi aiuteranno a superare il timore di staccare un biglietto aereo per una destinazione esotica. È stata una giornata da incubo quella di venerdì all'aeroporto di Funchal, a Madeira, isola portoghese immersa nelle acque dell'Atlantico: il vento forte e le avverse condizioni meteorologiche hanno messo a dura prova i nervi saldi dei piloti.


In un video pubblicato on line vengono mostrati gli avvicinamenti di alcuni aerei alla pista d'atterraggio: nel primo caso, un velivolo viene spinto lateralmente e rischia di uscire fuori pista prima di toccare terra prima con una ruota e successivamente con l'altra. Non va meglio per un secondo aereo: il pilota che lo aveva portato quasi a toccare la pista, decide si rialzarsi in volo. Medesime difficoltà anche per altri due velivoli.

L'aeroporto di Madeira è considerato uno dei più pericolosi al mondo: in funzione dal 1964, la lingua di cemento dove atterrano gli aerei confina da un lato con la montagna, dall'altro con l'Oceano. La pista, nata incredibilmente corta (1.600 metri), è stata allungata negli anni per aumentare il flusso turistico. Tra il 1982 e il 1986 venne allungata di 200 metri, arrivando a misurarne 1.800, sulla scia del grave incidente del volo Tap Portugal 425, avvenuto nel 1977: il Boeing 727 mancò la pista, precipitò sulla scogliera e prese fuoco. Il bilancio delle vittime fu drammatico: morirono 131 persone delle 164 a bordo.

Nel 2000 si decise di allungare ulteriormente la pista, portandola a una lunghezza di 2.781 metri, consentendo all'aeroporto di accogliere anche aerei di grandi dimensioni. Un progetto imponente e difficile, visto che il terreno non consentiva di costruirla al livello del suolo: il prolungamento è stato realizzato su una piattaforma di cemento armato sorretta da 180 pilastri alti 70 metri. Nonostante le migliorie fatte negli anni, atterrare all'aeroporto rimane un'esperienza al cardiopalma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero