Vatileaks2, sentenza esecutiva: arrestato in Vaticano monsignor Vallejo Balda

Vatileaks2, sentenza esecutiva: arrestato in Vaticano monsignor Vallejo Balda
La sentenza pronunciata il 7 luglio scorso dal Tribunale vaticano al termine del processo 'Vatileaks 2' per la fuga delle carte segrete della Santa Sede è diventata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La sentenza pronunciata il 7 luglio scorso dal Tribunale vaticano al termine del processo 'Vatileaks 2' per la fuga delle carte segrete della Santa Sede è diventata esecutiva. Lunedì scorso, 22 agosto, trascorsi i 45 giorni previsti perché la condanna passasse in giudicato, l'imputato spagnolo monsignor Lucio Vallejo Balda, condannato nel processo a 18 mesi di reclusione, è stato quindi arrestato, ed è ora detenuto in Vaticano nella cella della caserma della Gendarmeria. Lo ha riferito la Sala stampa vaticana, interpellata sull'argomento. Il 7 luglio scorso, al termine di un processo durato 21 udienze nell'arco di sette mesi e mezzo, il Tribunale vaticano aveva condannato, rispettivamente a diciotto e dieci mesi di reclusione - i due presunti «corvi», mons.


Lucio Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, entrambi ex componenti della Commissione Cosea sulle finanze vaticane. Per la Chaouqui, anch'essa arrestata il 31 ottobre scorso e subito liberata, che durante il processo è diventata mamma, partecipando poi alle ultime udienze portandosi dietro il figlio neonato, la pena è stata sospesa per cinque anni. Assolto con formula piena, invece, il loro ex collaboratore nella Cosea Nicola Maio. Prosciolti infine per «difetto di giurisdizione» del Tribunale d'Oltretevere - dichiaratosi non competente a giudicare fatti avvenuti fuori dal territorio vaticano - i due giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, autori dei bestseller 'Via Crucis' e 'Avarizià, che secondo le accuse avrebbero avuto i documenti riservati. Nessuno degli imputati ha proposto appello contro la sentenza. Così ha fatto anche l'Ufficio del promotore di giustizia. Trascorsi 45 giorni, quindi, la sentenza è passata in giudicato, diventando esecutiva. Mons. Vallejo, già segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, arrestato il primo novembre dello scorso anno nell'ambito dell'inchiesta e negli ultimi tempi in stato di semilibertà in Vaticano, è stato allora nuovamente arrestato ai fini della pena residua ancora da scontare.


Le motivazioni della sentenza saranno depositate più avanti. Il processo - il secondo in Vaticano per la diffusione di documenti riservati, dopo quello che coinvolse il maggiordomo papale Paolo Gabriele, ma il primo in assoluto che vedeva come imputati dei cronisti - ha avuto un'eco mondiale, anche per il rischio che nello Stato del Papa si attaccasse in qualche modo il diritto-dovere dell'informazione. Il Tribunale presieduto da Giuseppe Dalla Torre, nella sua sentenza pronunciata «in nome di Sua Santità papa Francesco», ha rilevato però espressamente «la sussistenza, radicata e garantita dal diritto divino, della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà di stampa nell'ordinamento giuridico vaticano». In carcere in Vaticano, a pagare per la diffusione dei documenti sulle attività finanziarie d'Oltretevere, finiti sulla stampa e nei libri, resta ora il prelato spagnolo 55/enne, arrivato in Vaticano nel 2011 con aspettative di rapida carriera. In parte la sua pena è comunque già scontata. Nei mesi del processo, per mons. Vallejo si era parlato di un possibile trasferimento nel convento spagnolo di Montserrat.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero