Vatileaks 2, malore in aula per Chaouqui: rifiuta di andare in ospedale

Vatileaks 2, malore in aula per Chaouqui: rifiuta di andare in ospedale
Francesca Immacolata Chaouqui, al sesto mese e mezzo di gravidanza, nel pomeriggio, verso fine udienza, si è sentita male nell'aula del Tribunale vaticano dove era in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Francesca Immacolata Chaouqui, al sesto mese e mezzo di gravidanza, nel pomeriggio, verso fine udienza, si è sentita male nell'aula del Tribunale vaticano dove era in corso il processo per il trafugamento dei documenti riservati. Sono arrivati i medici, l'ambulanza, si è affacciato anche il capo della Gendarmeria, Domenico Giani. La Chaouqui è però rientrata in aula, spiegando che i medici le chiedevano una copia della cartella clinica. Copia che però la difesa rappresentata da Laura Sgrò aveva consegnato al Tribunale e di cui dunque non era in possesso. Alla fine la Chaouqui è rientrata in aula, e ai giornalisti presenti all'udienza ha fatto sapere: «Volevano ricoverarmi, ma io non ho voluto. Io volevo ascoltare e difendermi. Adesso forse ci vado». A inizio udienza, stamani, la difesa di Francesca Immacolata ha fatto sapere al collegio giudicante che la Chaoqui, dal 17 al 22 marzo prossimi, dovrà essere ricoverata per un intervento di "cerchiaggio uterino" per cui potrebbe non essere presente alle udienze per quel periodo. Al che il presidente Giuseppe Dalla Torre ha risposto: 'Presenti il certificato e aggiorneremo le udienzè.


Vallejo Balda
«Non ho mai parlato a nessuno della mia intenzione di passare documenti ai giornalisti. Neanche a Francesca Chaouqui di cui non mi fidavo. Era un modo di pagare la mia libertà. Prima di conoscere i giornalisti non mi era venuto in mente. Ma poi l'ho fatto». È uno dei passaggi della deposizione di oggi di mons. Lucio Vallejo Balda, interrogato dalle parti difensive, nel processo 'Vatileaks 2'. «Francesca si vantava di avere informazioni della mia vita privata, dei miei beni, delle mie proprietà e pure dei miei problemi col fisco».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero