Città del Vaticano - Stamattina, nella austera sala stampa vaticana, sotto la pomposa insegna delle chiavi decussate sormontante dalla tiara, hanno debuttato come relatori...
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L’odissea di Al Bangura – nel frattempo giocatore in Champions League - ha ispirato persino il premier inglese Theresa May a promuovere una campagna contro il trafficking e la schiavitù moderna. “La signora May mi ha parlato privatamente e mi ha ringraziato per la testimonianza che avevo reso”. Non meno drammatica la storia di Princess. “In Nigeria io facevo la cuoca, guadagnavo poco e nel 1999 sono stata convinta a trovare un buon lavoro in Europa. Naturalmente una volta arrivata in Italia sono stata costretta al marciapiede e a pagare un debito di 45 mila euro. Di euro ne ho pagati molto di più ma non potevo fuggire, ero prigioniera, fino a che non ho incontrato alcune persone e un sacerdote di Asti, don Gallo, che mi hanno aiutata. Ora aiuto a combattere il fenomeno”. I due ragazzi erano accompagnati dai cardinali Oneyekan e Nichols, nigeriano il primo e inglese il secondo, i quali hanno parlato di un fenomeno in continua crescita per effetto dell’emigrazione massiccia dai paesi africani. Papa Francesco ha detto che ciò che serve è un impegno “concertato, fattivo e costante, sia per eliminare le cause di questo complesso fenomeno, sia per incontrare, assistere e accompagnare le persone che cadono nei lacci della tratta". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero