Vaticano, aperto nuovo dormitorio per senzatetto: offerto a Papa Francesco dai gesuiti

Vaticano, aperto nuovo dormitorio per senzatetto: offerto a Papa Francesco dai gesuiti
In tutto sono circa 80 gli homeless, maschi e donne, che trovano ospitalità la notte in diverse strutture del Vaticano. Oltre al dormitorio del Dono di Maria con i 50 posti a...

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In tutto sono circa 80 gli homeless, maschi e donne, che trovano ospitalità la notte in diverse strutture del Vaticano. Oltre al dormitorio del Dono di Maria con i 50 posti a disposizione per le donne senza fissa dimora, da qualche giorno al di là del Tevere, è stato attivato il dormitorio per i senza tetto di sesso maschile, in grado di ospitare fino a 34 persone.






A dare il via libera ai lavori e ai finanziamenti è stato il Papa per il tramite dell'Elemosineria apostolica, che ha sostenuto le spese per sistemare e attrezzare i locali con la vendita delle pergamene. «Da quasi una settimana in Via dei Penitenzieri, nelle vicinanze dell'Ospedale Santo Spirito, è stato aperto un nuovo dormitorio per le persone senzatetto.



La struttura si trova in zona extraterritoriale e fino a pochi mesi fa ospitava diversi uffici. I proprietari sono i gesuiti che a pochi passi hanno la Casa Generalizia della Compagnia di Gesù. In questo modo la comunità dei gesuiti ha voluto rispondere all’appello di Francesco che aveva chiesto di destinare immobili non utilizzati alle persone bisognose e in difficoltà.



«Il dormitorio porta il nome di Dono di Misericordia. Dono, perché è un vero dono della comunità religiosa; di Misericordia, perché misericordia è il secondo nome dell’amore che si esprime attraverso gesti concreti e generosi verso il prossimo» spiegano in Vaticano.



Il dormitorio accoglie fino a 34 uomini ed è gestito dalle suore di Madre Teresa di Calcutta, che a Roma già gestiscono il dormitorio a Via Rattazzi, vicino alla Stazione Termini, e a San Gregorio al Celio. Naturalmente un regolamento aiuta la buona gestione dell'accoglienza: un previo colloquio con le suore serve per l'accettazione e la registrazione.



Il pernottamento può avere una durata massima di trenta giorni; infine un orario preciso regola i tempi dell'ingresso in dormitorio (dalle 18.00 alle 19.00), dello spegnimento delle luci e del riposo, della sveglia (alle 6.15), della pulizia personale, della sistemazione del proprio letto e armadietto, e della chiusura della Casa (ore 8.00) per il riordino e la pulizia generale».



Le persone ospitate per la notte possono usufruire della cena offerta alla mensa del Dono di Maria per poi raggiungere il dormitorio, della colazione preparata nello stesso locale del dormitorio, prima di lasciarlo per la giornata, e del servizio docce già da tempo attivo sotto il colonnato di Piazza di San Pietro.
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Il Messaggero