Vaticano, le donne in curia fanno rete e costituiscono la prima associazione al femminile

Vaticano, le donne in curia fanno rete e costituiscono la prima associazione al femminile
Città del Vaticano In Vaticano il mondo femminile si mobilita, si aggrega, si mette in relazione. In parole povere le donne che lavorano in curia hanno iniziato a...

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Città del Vaticano In Vaticano il mondo femminile si mobilita, si aggrega, si mette in relazione. In parole povere le donne che lavorano in curia hanno iniziato a fare rete a livello operativo, personale e strategico. In questi giorni è nata la prima associazione femminile, una realtà che raccoglie dipendenti ed ex dipendenti, laiche e religiose, di Papa Francesco. Un bel numero: circa 750 persone. Lo statuto di “D.Va” (che sta per Donne in Vaticano) è stato approvato a settembre dal Governatorato. Inoltre, all'orizzonte si profila un appuntamento importante:  la prossima settimana, il 13 dicembre, festa di Santa Lucia, nella sede dell’Ordine di Malta si terrà un seminario con le donne più attive in curia e in alcune grandi congregazioni religiose impegnate nel settore della sanità, della educazione e del mondo cattolico. Una iniziativa promossa dall'ambasciatore Zanardi Landi in collaborazione con l'Osservatore Romano. Insomma i tempi sembrano maturi per realizzare davvero un network al femminile. A fare certamente da apripista è stato il mensile dell’Osservatore Romano, Donne Chiesa Mondo, diretto dalla storica Lucetta Scaraffia che, da diversi anni, di volta in volta, ha animato riflessioni sulle principali problematiche della Chiesa rilette al femminile, originando dibattiti e confronti. Spesso anche rompendo tabù.


"Bisogna dire che questa idea è nata prima di papa Francesco, ancora sotto il pontificato di Benedetto XVI - ha raccontato a Radio Vaticana Romilda Ferrauto, tra le fondatrici dell’associazione -. E si è poi sviluppata sotto il pontificato di papa Francesco. Direi che c’è molto degli ultimi papi, soprattutto da Paolo VI e poi Giovanni Paolo II, ricordiamo il ’genio femminile’; poi Benedetto XVI e adesso papa Francesco, che moltiplica le dichiarazioni favorevoli alla maggiore partecipazione della donna alla vita della Chiesa. Io penso che questo pontificato abbia aperto molti spazi nuovi non solo per le donne ma per tante categorie. Sentiamo di dover rispondere anche a una chiamata di papa Francesco e dei suoi predecessori perché la donna assuma più responsabilità nella Chiesa".


Una realtà destinata ad arricchirsi di adesioni con la benedizione di papa Francesco che ha creato una commissione ad hoc per studiare il diaconato femminile. Metà della commissione è costituita da donne e si sono già riuniti una prima volta, lo scorso 25 novembre, "per fare uno studio oggettivo sulla situazione nei primi tempi della Chiesa".
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Il Messaggero