Sono stati tre i colpi di pistola sparati da Fabio Di Lello, 34 anni, con la sua calibro 9 per uccidere Italo d'Elisa, 22enne di Vasto (Chieti). Una vendetta, dopo che...
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A Di Lello la procura di Vasto guidata da Giampiero Di Florio ha contestato in prima battuta il reato di omicidio premeditato, più altri reati minori. I capi di imputazione saranno ufficializzati domani all'omicida dal gip Caterina Salusti durante l'interrogatorio di garanzia.
«Oggi possiamo dire che sono stati tre i proiettili che hanno colpito il giovane, di cui uno cranico e due addominali,
con la morte arrivata per un gravissimo trauma cranio-encefalico oltre che addominale. Una morte rapidissima e su questo non ci sono dubbi. Da quello che ho potuto vedere - ha spiegato il professor Falco - non si evidenziano segni di colpi sparati a bruciapelo e il segno della canna sulla cute e dunque si può escludere una distanza ravvicinata. Il corpo del giovane è stato attinto da tre colpi».
La videocamera di un locale ha ripreso tutta la scena: i due si sono parlati, poi è spuntata la pistola e gli spari. Tre i colpi che hanno centrato D'Elisa: addome, gamba e collo. Molto probabilmente quest'ultimo è stato quello mortale.
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Il Messaggero