È morto carbonizzato nel rogo della sua auto, avvolta dalle fiamme la scorsa notte a Sant'Antonino di Susa, nel Torinese. Un gesto estremo probabilmente, forse il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E dove sono seppelliti alcuni parenti. Secondo i vigili del fuoco, l'innesco dell'incendio è partito dall'interno dell'auto, un'Audi A3, che è stata cosparsa di benzina probabilmente in un distributore della zona. Difficile che qualcuno possa averlo appiccato per poi fuggire, tanto più che non sono trovate taniche e l'auto era chiusa. Altro particolare che fa pensare al suicidio è il fatto che i resti, secondo un primo esame sommario, non presentino segni di violenza. La procura di Torino, però, vuole vederci chiaro. Sul suo profilo Facebook, Coletto appare sorridente nelle foto postate tra una barzelletta e un video spiritoso, particolari che non sembrano andare d'accordo con il profilo dell'uomo depresso tratteggiato in queste ore dai conoscenti. La zona del ritrovamento del cadavere, inoltre, non è nuova a delitti del genere, riconducibili alla criminalità organizzata e, in particolare, alla 'ndrangheta. Coletto, in passato, aveva gestito un agriturismo a Vibo Valentia e aveva testimoniato per la difesa in un processo contro alcuni esponenti delle cosche. C'è inoltre la testimonianza di due ragazze, che all'ora in cui è scattato l'allarme sostengono di avere visto delle ombre vicino all'auto in fiamme. Forse soltanto autosuggestione, secondo gli inquirenti, ma è abbastanza per proseguire gli accertamenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero