A pochi giorni dal voto delle regionarie M5S per il Lazio spuntano le cordate per orientare il voto. Una pratica non ammessa dalle regole dei pentastellati. In una mail riservata...
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Ecco la mail
Dopo la pubblicazione di questo articolo, sul blog di Beppe Grillo è comparso il seguente post scriptum: «Il MoVimento 5 Stelle prende le distanze da tutti coloro mettano in atto endorsement, cordate o altri tipi di promozione tipici dei vecchi partiti. Questi metodi non ci appartengono. Pertanto, chi viene a conoscenza di azioni di questo tipo é invitato a segnalare chi le compie affinché possano essere presi i provvedimenti opportuni nei confronti dei responsabili. Si ricorda, inoltre, che l'utilizzo degli strumenti ufficiali di comunicazione nella disponibilità dei portavoce del MoVimento 5 Stelle per sponsorizzare i candidati si configura come "compimento di atti diretti ad alterare il regolare svolgimento delle procedure per la selezione dei candidati'', pertanto vietati dal regolamento e passibili di sanzione disciplinare. Il collegio dei probiviri ha avviato istruttoria per accertare i fatti».
Sul proprio profilo Facebook il candidato M5S alla Regione Lazio, Davide Barillari, ha condiviso questo articolo parlando espressamente di cordate e sottolineando che «le regole devono valere per tutti: sindaci e singoli meetup non possono assolutamente influenzare il voto, altrimenti la votazione non è trasparente né regolare». «Ho chiesto di prendere provvedimenti - ha aggiunto - perché nel M5S non sono ammesse cordate». Tra i commenti al post c'è anche chi critica la dura presa di posizione di Barillari il quale però replica e rincara: «Di problemi - scrive - ce ne sono stati troppi, anche prima di oggi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero