Vaccini, Salvini: «Sto con Zaia, non vorrei che Italia fosse cavia delle case farmaceutiche»

Vaccini, Salvini: «Sto con Zaia, non vorrei che Italia fosse cavia delle case farmaceutiche»
«Romani e Brunetta hanno tempo per occuparsi di altri problemi. Zaia sta ricevendo le lodi di tante associazioni: vaccinarsi deve essere una libera scelta, non un obbligo...

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«Romani e Brunetta hanno tempo per occuparsi di altri problemi. Zaia sta ricevendo le lodi di tante associazioni: vaccinarsi deve essere una libera scelta, non un obbligo sovietico». Il leader della Lega, Matteo Salvini, respinge al mittente l'appello lanciato dai capigruppo azzurri e difende le scelte del Veneto. «Non vorrei - aggiunge - che l'Italia sia stata scelta da cavia delle case farmaceutiche».


«Alcune malattie debellate sono tornate coi fenomeni migratori. Lo certifica la giunta provinciale di Trento, del Pd», ha detto ancora il leader del Carroccio, commentando il caso della bambina uccisa dalla malaria a Brescia dopo il ricovero a Trento.

In tema immigrazione, Salvini ha affermato: «Siamo contenti che dopo 3 estati devastanti siano diminuiti gli sbarchi, il che vuole dire che» ciò che chiedeva la Lega «si poteva fare. Speriamo non sia solo una mossa pre-elettorale».  Commentando poi la sentenza con cui la Corte Ue ha respinto i ricorsi di Slovacchia e Ungheria contro i ricollocamenti, il leader della Lega ha detto: «Da 3 anni sento parlare di ricollocamenti, l'unica cosa seria è avere una forza che garantisca i confini esterni. Il problema non è prendersela con gli slovacchi o gli ungheresi ma blindare i confini».
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Il Messaggero