Usa, il tifone Matthew minaccia Sud Carolina e Florida: un milione di persone a rischio evacuazione. Ad Haiti 7 morti

Oltre un milione di persone rischiano di essere evacuate in Sud Carolina a causa della minaccia del tifone Matthew. Lo ha annunciato il governatore Nikki Haley L'ordine di...

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Oltre un milione di persone rischiano di essere evacuate in Sud Carolina a causa della minaccia del tifone Matthew. Lo ha annunciato il governatore Nikki Haley L'ordine di evacuazione interesserà la zona costiera dello stato. Dopo la Florida è stato dichiarato lo stato di emergenza anche in Georgia.


Rinviata anche la partecipazione del presidente americano Barack Obama in un evento elettorale a sostegno della candidata democratica Hillary Clinton, a causa dell'uragano Matthew, che minaccia di colpire la Florida nei prossimi giorni.

Il passaggio del ciclone Matthew su Haiti ha fatto lanciare all'Unicef l'allarme per disastro umanitario: si parla di 4 milioni di bambini a rischio. L'uragano ha toccato terra alle sette del mattino ora locale, con venti superiori ai 230 chilometri orari. E la paura cresce anche negli Stati Uniti, dove Matthew potrebbe arrivare nei prossimi giorni dopo il passaggio su Cuba. Potrebbe infatti cambiare la sua traiettoria fino a toccare le coste della Florida per poi proseguire lungo la East Coast, dalla Georgia al Nord e Sud Carolina fino allo stato di New York.

l governatore del Sunshine State Rick Scott ha già dichiarato lo stato di emergenza, mobilitando 200 soldati della Guardia Nazionale e invitando la popolazione a preparasi al peggio. A Miami come a Tampa gli scaffali dei grandi magazzini e dei negozi sono presi in queste ore d'assalto. In maniera precauzionale anche il presidente americano Barack Obama è stato costretto a cancellare due tappe in Florida per la campagna di Hillary Clinton.

Matthew - che ha già fatto sette vittime - è la peggior tempesta tropicale che si sia abbattuta su Haiti in decenni. Ma - spiegano gli esperti - rischia di trasformarsi in una catastrofe a causa delle condizioni già disastrose in cui ancora vive la popolazione a sei anni dal terremoto che fece oltre 200mila vittime. Molti residenti sono ancora nelle tendopoli e, secondo quanto dichiarato dalle autorità locali e dalle varie organizzazioni umanitarie, la maggior parte della popolazione ha ignorato gli appelli all'evacuazione nel timore che i propri averi venissero rubati. Il pericolo per i bambini ad Haiti, come ha messo in guardia l'Unicef, potrebbe arrivare soprattutto dall'acqua contaminata, con il rischio di contrarre pericolose malattie.


«L'acqua contaminata - ha detto Marc Vincent, rappresentante Unicef ad Haiti - è la prima minaccia per i bambini. La nostra priorità è far sì che bevano acqua sicura». Ore di allerta anche per Cuba e le Bahamas, dove l'uragano potrebbe arrivare tra stanotte e domani mattina. In particolare a Cuba sono già state evacuate circa 300mila persone nella zona orientale. Evacuazioni anche nella base americana di Guantanamo Bay. Gli Stati Uniti hanno già rimpatriato 700 familiari del personale americano in servizio.
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Il Messaggero