La costa orientale degli Stati Uniti si è svegliata sepolta dalla neve che dopo il passaggio della tempesta Jonas, ha raggiunto livelli record in molti dei 12 stati...
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A New York sono stati riaperti i ponti e i tunnel per accedere a Manhattan e, seppur con qualche disagio, la vita riprende quasi regolarmente. Non è così in gran parte della costa orientale letteralmente paralizzata dall'enorme quantità di neve caduta che ha provocato anche diversi blackout, con migliaia di famiglie ancora senza corrente elettrica. La vera emergenza in queste ore è quella dei forti venti e delle inondazioni, soprattutto in New Jersey dove è ancora vivo il ricordo del devastante uragano Sandy del 2012. Centinaia le famiglie evacuate.
Sono almeno diciannove al momento le vittime della tormenta, quasi tutte a causa di incidenti stradali. Nella Grande Mela ci sono stati almeno tre morti, due nel Queens e uno a Staten Island. Si tratta di persone che - secondo le prime informazioni - sono state colpite da infarto dopo ore che stavano spalando la neve davanti alle proprie abitazioni.
Non si contano i disagi in tutto il Paese, con almeno 10 mila voli cancellati e molte delle arterie stradali principali diventate una trappola per migliaia di automobilisti. Centinaia di migliaia di persone, poi, sono rimaste senza corrente elettrica, dal Nord Carolina al New Jersey, dove è scattato anche l'allarme per le inondazioni che si stanno verificando sulla costa, con centinaia di persone evacuate. L'emergenza riguarda in tutto 11 stati.
«State in casa e lontano dalle strade», è l'appello lanciato da de Blasio, che ha assicurato come al lavoro ci sono centinaia di uomini e di mezzi, tra spazzaneve e camion spargi-sale. Rivolto anche un invito a tutti gli esercizi commerciali rimasti aperti: mandate i dipendenti a casa. Così le strade della Grande Mela appaiono deserte, e tutti gli uffici sono chiusi. Suggestivo comunque il clima in luoghi come Times Square e il Central Park, dove sfidando il freddo e le forti raffiche di vento molti newyorchesi e turisti si godono lo spettacolo.
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Il Messaggero