Sapeva che l'ex moglie Sara non stava bene: era diventata paranoica e fuori controllo finendo per essere, alla volte, violenta con il loro bambino di 5 anni. Ken Kreuscher...
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«Aveva minacciato di farlo – ha continuato l'uomo – un giorno mi disse che voleva suicidarsi e aveva intenzione di portare il nostro bambino con sé». E così è stato: il 5 marzo Sara si è avvicinata al letto di Kenny e gli ha sparato un colpo di pistola alla testa. Dopo ha puntato l'arma contro di sé e ha fatto fuoco. Adesso Ken vuole giustizia, ritenendo diretti responsabili della morte del figlio i dipendenti che avevano in mano il suo caso al Denver Child Protective Services.
«La perdita di questo bambino è una tragedia assoluta per la famiglia, per gli amici, per la comunità e per l'agenzia – si legge in comunicato del Denver Child Protective Services - Stiamo lavorando per capire le circostanze che hanno portato a tutto ciò. Al momento non possiamo aggiungere ulteriori dettagli su questa storia».
Intanto Ken ha giurato che non si fermerà: andrà avanti per chiedere giustizia per Kenny, affinché queste tragedie non si ripetano: «Sono qui perché non voglio che questo accada a nessun altro. Quello che hanno fatto non è giusto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero