Usa, scontri ai cortei anti-razzismo: ancora proteste, 230 arresti

Sono proseguite anche ieri in diversi stati americani, finora in modo pacifico, le manifestazioni per protestare contro le uccisioni brutali di neri da parte della polizia. Gran...

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Sono proseguite anche ieri in diversi stati americani, finora in modo pacifico, le manifestazioni per protestare contro le uccisioni brutali di neri da parte della polizia. Gran parte delle iniziative era sostenuta dal movimento "Black lives matter". Sale a circa 230 il numero dei manifestanti arrestati per le proteste contro le recenti uccisioni di neri da parte della polizia, nel terzo giorno di protesta in varie città americane.



Tra le città interessate Detroit, San Francisco, dove decine di persone hanno bloccato la rampa del Bay Bridge, e Denver, dove gli attivisti hanno programmato un sit-in di 135 ore, un'ora per ogni afroamericano ucciso dalla polizia quest'anno. Raduno anche a Baton Rouge, Louisiana, davanti al negozio dove vendeva cd Alton Sterling, il nero ucciso da due agenti dopo che era stato bloccato a terra.


Intanto sono in corso delle indagini dopo che ieri sera alcuni colpi di pistola sono stati sparati contro il quartier generale del dipartimento della polizia di San Antonio, in Texas. La sparatoria arriva a pochi giorni dai fatti di Dallas, sempre in Texas, dove un afroamericano armato ha ucciso cinque agenti di polizia sull'onda dell'indignazione per l'ennesima uccisione di un nero da parte di un poliziotto.

«È stata una settimana difficile negli Stati Uniti, per questo ho dovuto abbreviare» il mio viaggio in Spagna, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, a re Felipe in occasione della sua visita in Spagna. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero