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Per giorni si sono chiesti che fine avesse fatto. Quando non l'hanno visto rientrare al Miami Executive Airport con il suo aereo hanno capito subito che qualcosa era andato storto. Poi la scoperta choc fatta da una troupe televisiva che sorvolava in elicottero l'area dove il velivolo era andato a schiantarsi: Mark Ukaere, 29 anni, giaceva privo di vita tra le sterpaglie mentre un alligatore iniziava a divorare parti del suo corpo.
Sabato scorso alle 20.40 l'uomo, che studiava per prendere il brevetto da pilota alla Dean International, è decollato a bordo di un Cessna per un volo non autorizzato. Al calare della notte, però, Mark non era ancora rientrato aeroporto. Solo mercoledì la polizia di Miami-Dade ha rinvenuto i resti del velivolo, individuati presso il Florida Everglades, e una troupe televisiva si è precipitata sul posto a bordo di un elicottero per filmare il luogo dello schianto: una volta lì l'operatore si è ritrovato a filmare una scena raccapricciante. Un alligatore si stava cibando del corpo della vittima.
Adesso a finire nel mirino è la scuola di volo che Mark stava frequentando e che “vanta” una serie di problemi di sicurezza sui propri velivoli e un numero di incidenti superiore a quelle degli altri istituti di formazione per piloti: secondo NBC 6, negli ultimi dieci anni cinque persone sono morte usando i velivoli della scuola, che dal 2007 ha dovuto far fronte a 29 incidenti. Secondo i dati della Federal Aviation Administration gli incidenti sono stati tutti causati da mancate ispezioni pre-volo, perdita di potenza del motore, livelli di olio e carburante insufficienti.
Inoltre è emerso che nel dicembre 2015 lo stesso velivolo era stato costretto a effettuare un atterraggio di emergenza sulla Strada Statale Usa 41 nella Contea di Collier.
E mentre le indagini continuano, amici e parenti non riescono ad accettare che Mark abbia fatto una fine così tremenda. «Non voglio credere che questa cosa sia accaduta veramente - ha detto Patrick Shedrack, coinquilino di Mark - Era un ragazzo con la testa sulla spalle, andava al college, tornava a casa e il volo era uno dei suoi interessi principali. Mi sono reso conto che qualcosa non andava quando non l'ho visto arrivare in chiesa per la messa della domenica. Quella che è successa è una tragedia, abbiamo perso una persona splendida». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero