Usa, Harvard fa dietrofront e ritira l'invito a Chelsea Manning

Usa, Harvard fa dietrofront e ritira l'invito a Chelsea Manning
Harvard ritira l'invito a Chelsea Manning. L'Università ammette di aver commesso un «errore» e ritira l'invito alla Kennedy School a Chelsea...

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Harvard ritira l'invito a Chelsea Manning. L'Università ammette di aver commesso un «errore» e ritira l'invito alla Kennedy School a Chelsea Manning, la talpa di Wikileaks rilasciata, dopo la grazia di Barack Obama, nei mesi scorsi dopo aver scontato 7 dei 35 anni a cui era stata condannata. Lo ha annunciato il preside della facoltà di scienze politiche, Douglas Elmendorf, che ha presentato le sue scuse a Manning ed alle «molte persone coinvolte», ammettendo che la facoltà non si era resa conto a pieno «di tutte le implicazioni dell'invito rivolto».


La mossa arriva dopo che il direttore della Cia, Mike Pompeo, aveva annullato un suo previsto discorso nell'università per protesta contro la decisione di invitare come «visiting fellow» una persona che «ha tradito l'America». Poco prima l'ex vice direttore della Cia, Michael Morrell, si era dimesso dall'incarico di senior fellow di Harvad sempre per protesta.

«Sfortunatamente non posso essere parte di un'organizzazione come la Kennedy School che onora una pregiudicata per aver sottratto informazioni classificate come la signora Chelsea Manning», aveva scritto nella lettera indirizzata a Elmendorf. Nella lettera Morell ha voluto comunque sottolineare di «sostenere a pieno i diritti di Manning come transgender, compreso quello di servire nelle nostre Forze Armate». Tra le altre personalità invitate dalla scuole di politica di Harvard per il prossimo anno accademico, vi sono l'ex portavoce di Donald Trump, Sean Spicer, l'ex manager della sua campagna elettorale, Corey Lewandowski e l'ex manager della campagna di Hillary Clinton, Robby Mook. 
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Il Messaggero