Sette ore di terrore con una donna in ostaggio, una scuola paralizzata, centinaia di bambini barricati nelle aule e i genitori con il cuore in mano ad attendere all'esterno di...
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Martedì l'uomo si è intrufolato nella scuola intorno alle 11.15, quando i bambini erano impegnati durante la ricreazione. Si è diretto verso l'insegnante e l'ha portata in una classe: a nulla è valso l'intervento di un collega che ha tentato di fermarlo ma è stato aggredito dall'uomo, che gli ha spaccato il naso. Nelle prime ore i bambini sono stati tenuti barricati nelle aule e solo dopo l'intervento della polizia la scuola è stata evacuata. All'interno è rimasto solo Luvelle che continuava a tenere Linda in ostaggio.
«Non è pericoloso - ha detto lo zio dell'uomo, Carl Jackson - Bisogna solo entrare e parlare con lui. Io posso farlo. Ha subìto una choc negli scorsi giorni, ma sembrava si fosse ripreso». Non avendo più notizie di Linda ed essendo preoccupati per la sua sorte, gli agenti della polizia hanno fatto irruzione nella scuola e hanno colpito Luvelle con un colpo di pistola: portato in ospedale, l'uomo è stato dichiarato morto poco dopo il ricovero. Anche l'insegnante, che lavorava nella scuola da 20 anni, è stata portata in ospedale per una visita, ma se l'è cavata con qualche graffio e un'enorme paura. «È veramente brava con i bambini - ha detto la nipote Ariana Montgomery - È veramente disponibile e dolce».
Madison Barber-Alvarez, 12 anni, una volta tra le braccia della madre ha raccontato quelle ore da incubo. «Siamo rimasti in classe per due ore. Eravamo terrorizzati. È stato il peggior incubo della mia vita». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero