Nuove armi nucleari capaci di superare gli "scudi" antimissilistici americani in Europa e in Asia. E tra queste, un missile da crociera «invulnerabile» che...
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In diretta tv a reti unificate, tra gli applausi scroscianti di deputati e senatori, nonché dei membri del governo e di tanti alti funzionari, Putin ha dato vita a un vero e proprio show. Tutto è stato pensato nei minimi dettagli. Il leader russo non ha parlato dall'elegante sala di San Giorgio del Cremlino, ma dal Maneggio, poco distante dalla Piazza Rossa e capace di accogliere più persone. Ma soprattutto di contenere un megaschermo come quello dal quale oggi, tra video e grafici interattivi, Putin ha descritto le nuove temibili armi nucleari a sua disposizione. Oltre al 'super-missilè «invulnerabile» che non ha ancora un nome - e sul quale fonti americane citate dalla Cnn hanno sollevato grossi dubbi, bollando l'uscita di Putin come una mossa elettorale - ci sono il nuovo razzo balistico intercontinentale Sarmat, che sostituirà un gigante sovietico come il Voevoda (Ss-18 Satan secondo la nomenclatura Nato) e, ha sottolineato Putin, «non ha praticamente limiti di gittata, capace di attaccare sia attraverso il Polo Nord che il Polo Sud». E ancora i «droni-missili subacquei» la cui velocità «supera di diverse volte quella dei sommergibili, dei siluri e di tutti i tipi di nave» e «possono essere armati con proiettili nucleari e non». E poi tutta una serie di armi ipersoniche e laser.
Putin ha affermato che tutti questi mezzi bellici sono stati progettati negli ultimi anni, in risposta alla decisione di Washington del 2002 di ritirarsi unilateralmente dal Trattato anti-missili balistici (Abm) del 1972 e di realizzare quindi uno "scudo spaziale" in Europa orientale. Ma probabilmente non è un caso che la sfida di Putin arrivi un mese dopo la pubblicazione della "dottrina Trump" sul nucleare, che prevede per gli Usa il rilancio della produzione di armi nucleari e il via libera alla realizzazione di nuovi ordigni "a basso potenziale".
Il Messaggero