Era partita con 56 marinai dal porto di San Francisco il 25 marzo 1921, destinazione Isole Samoa via Pearl Harbor, ma non è mai arrivata facendo perdere completamente le...
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Ma solo pochi mesi fa gli esperti dell'agenzia hanno accertato tramite un robot che si tratta di quello del rimorchiatore. La conferma è arrivata da alcune caratteristiche, come la misura del ponte in legno, il motore a vapore, le caldaie, un'elica e un solo cannone, come descritto nei progetti del Conestoga pubblicati nel 1904. Non è stato rinvenuto alcun resto umano. Gli annali del meteo indicano che quando il vascello salpò si alzò un forte vento e il mare era agitato con forti onde. Dopo il mancato arrivo alla data prevista a Pear Harbor, a 2400 km di distanza, la marina americana lanciò una vasta operazione di ricerche per mare e per cielo, concentrandosi intorno alle Hawaii.
Le indagini furono riorientate dal ritrovamento due mesi dopo, al largo del Messico, di un canotto di salvataggio in cattivo stato con la lettera «C», l'iniziale della Conestoga. La scomparsa, l'ultima in tempi di pace per la Marina Usa, aveva mobilitato per mesi la stampa americana, fino alla sospensione delle ricerche nel giugno del 1921. Un giallo analogo per molti versi a quello del volo MH370 del Boeing 777 della Malaysia Airline. Costruito inizialmente per rimorchiare delle chiatte che trasportavano carbone per le ferrovie, la Marina statunitense aveva comprato il Conestoga nel 1917 durante la prima guerra mondiale per viaggi a lunga percorrenza sulla costa atlantica americana e quella delle Azzorre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero