È bufera su uno dei più stretti consiglieri della campagna di Donald Trump. A scatenare il finimondo le parole shock di Al Baldasaro, per il quale Hillary Clinton...
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Grande l'imbarazzo nell'entourage del candidato alla Casa Bianca fresco di nomination, con la sua campagna che di fatto prende le distanze. Anche perchè Robert Hoback, portavoce del Secret Service - il corpo che vigila sulla incolumità non solo dei presidenti ma anche dei candidati alla presidenza - ha assicurato che l'agenzia condurrà le indagini del caso. Un'inchiesta è stata già aperta. Intanto Hillary reagisce alle durissime parole nei suoi confronti, la goccia che fa traboccare il vaso dopo gli attacchi e gli insulti a lei rivolti da quando è iniziata la convention repubblicana. «La costante escalation di retorica offensiva da parte di Trump rischia di alimentare tra i repubblicani quel tipo d'odio che da tempo era stato relegato ai margini della politica americana», afferma la campagna della ex first lady. «Questa settimana alla convention repubblicana - si aggiunge - si assiste a un chiaro rafforzamento di questo pericoloso fenomeno». E gli slogan più gettonati di Cleveland - soprattutto dopo le durissime parole pronunciate dal palco dall'ex sindaco di New York Rudi Giuliani, dal governatore del New jersey Chris Christie, ma anche da Donald Trump Jr, sono diventati sicuramente due: « Hillary for prison» e «Lock her up», mettetela in galera. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero