È bufera su Carl Paladino, il co-presidente della campagna presidenziale di Donald Trump a New York. Nella sua lista di "speranze" per il 2017 Paladino ha...
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Le scuse di Paladino non bastano a calmare le acque. I commenti «non erano destinati al grande pubblico. Non era mia volontà ferire le minoranze che ho trascorso anni a cercare di aiutare. Chiedo scusa» afferma Paladino, che è stato nel 2010 il candidato repubblicano per il ruolo di governatore. Paladino siede nel board di una scuola di Buffalo, travolta dalle richieste del pubblico a cacciarlo perchè «traditore dei valori americani». I controversi commenti di Paladino sono stati pubblicati da ArtsVoice, una pubblicazione settimanale di Buffalo, e sono stati criticati dai leader politici repubblicani e democratici, incluso il transition team di Trump. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero