Usa, bimbo di 3 anni muore dopo essere stato lasciato 7 ore in auto: si scopre che è un omicidio

Usa, bimbo di 3 anni muore dopo essere stato lasciato 7 ore in auto: si scopre che è un omicidio
Per la polizia della contea di Fulton, in Georgia, non ci sono dubbi: Lillian Stone, 25 anni, ha mentito su tutta la linea circa la morte del figlio Melvin Smith, 3 anni, deceduto...

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Per la polizia della contea di Fulton, in Georgia, non ci sono dubbi: Lillian Stone, 25 anni, ha mentito su tutta la linea circa la morte del figlio Melvin Smith, 3 anni, deceduto dopo essere rimasto per ore in una macchina arroventata davanti alla porta di casa. La donna, infatti, non solo avrebbe mentito sul numero di ore durante le quali il piccolo è rimasto in agonia nella vettura, ma ha anche tentato di coprire l'intenzionalità del gesto. Non si tratta di una tragica dimenticanza: Lillian lo voleva uccidere.

Era il 31 ottobre e la donna, dopo aver lasciato il figlio di cinque anni a scuola, è tornata a casa, ma non ha fatto rientrare Melvin con sé. Il piccolo è rimasto in auto per 7 ore prima che fosse lanciato l'allarme: alle 15.30 la polizia e i medici sono intervenuti sul posto, ma per il bimbo non c'è stato nulla da fare. Lillian, interrogata dagli agenti, ha raccontato che lo aveva dimenticato e che per tre ore la sua mente si era come annebbiata. Ma la verità è un'altra ed è emersa grazie alle telecamere di sicurezza installate proprio davanti a casa Stone: la donna aveva lasciato il figlio subito essere aver accompagnato il bimbo più grande a scuola la mattina e più volte si era girata verso la macchina per osservarlo.

Ma la scena che la incastra risale a poco prima di dare l'allarme: «Per un po' di tempo si vede Melvin agitare le braccia, poi nessun altro segno di vita - ha detto il detective Jamie Gore – la verità si rivela intorno alle 15.30: la donna esce di casa, prende in braccio il figlio incosciente e lo porta in casa: quando torna per riporlo in auto, il bambino ha dei vestiti diversi». Lillian è accusata di omicidio e di aver messo in pericolo la vita del minore: rimarrà in carcere senza poter pagare una cauzione e non potrà avere contatti con l'altro figlio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero