Quel pianto ininterrotto li ha salvati dalla casa degli orrori: otto bimbi sono adesso nelle cure del Child Protective Services dopo essere stati ritrovati in condizioni di...
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Giovedì la polizia ha ricevuto una chiamata intorno alle 23.45 in cui un uomo segnalava un lamento provenire dal cortile di casa dei vicini: quando gli agenti sono arrivati sul posto, la villetta sembrava abbandonata. Solo quando hanno scavalcato il recinto hanno fatto una scoperta agghiacciante: due bambini, in lacrime, erano stati legati ed erano stati abbandonati all'aperto. In particolare una bimba di 3 anni era stata legata a una porta con un guinzaglio e aveva un braccio rotto, mentre un altro di 2 anni era incatenato. All'interno della casa altri sei bambini, di età compresa tra i 10 mesi e 13 anni, vivevano in condizioni degradate: sono tutti figli di Porucha tranne i due piccoli legati in cortile. Non è ancora chiaro se tra la donna e i due bimbi intercorresse qualche legame di parentela. I bambini sono stati portali in ospedale e successivamente affidati al servizio che si occupa della protezione dell'infanzia.
«È un terribile caso di abuso su minori – ha detto James Keith, portavoce dello sceriffo a mysanantonio.com – Tutto ciò è nauseante e orribile, se vogliamo usare un eufemismo - Se non fosse stato per i nostri agenti e per quell'uomo che ci ha chiamati, ci saremmo potuti ritrovare davanti a una situazione peggiore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero