Usa, babysitter punisce bimbo bruciandolo con un arricciacapelli: «Volevo impartirgli una disciplina»

Incastrata dalla telecamera di sicurezza installata nella casa di Long Island, a New York, in cui lavorava, una babysitter 21enne è stata arrestata giovedì per...

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Incastrata dalla telecamera di sicurezza installata nella casa di Long Island, a New York, in cui lavorava, una babysitter 21enne è stata arrestata giovedì per maltrattamenti nei confronti del bimbo di due anni al quale avrebbe dovuto assicurare benessere e protezione. «Volevo impartirgli una disciplina»: così si è giustificata Nosipho Nxumalo, respingendo le accuse di aver aggredito e di aver messo in pericolo la salute del piccolo Xander.

Angela Persaud, la madre del ragazzino, dopo aver notato segni di bruciature sulle gambe, sulle braccia e sulle mani del figlio mentre gli faceva il bagno, ha visionato i filmati registrati dalla videocamera ed è rimasta sconvolta. «È la cosa più disgustosa a cui abbia mai assistito in vita mia» ha detto dopo aver guardato le immagini in cui si vede la babysitter prendere in mano un ferro arricciacapelli, testarne la temperatura con le mani e passarlo più volte sulla pelle del bambino per poi redarguirlo con l'aria di chi dice «Vedi cosa succede a chi non ascolta?» e infine abbracciarlo. «Xander non voleva ascoltarmi e io ho pensato che bisognava dargli una disciplina: per questo ho usato il ferro caldo» ha detto Nosipho: le sue motivazioni, però, non hanno intenerito la polizia che, intervenuta dopo la denuncia della madre di Xander, ha finito per arrestarla. 

La babysitter era stata assunta appena due mesi fa dalla famiglia tramite l'agenzia locale Moms Helper Inc. Angela Persaud ha ora lanciato un allarme alle madri circa i rischi che si possono correre rivolgendosi a bambinaie sconosciute e non testate: «Non dovete credere - ha detto - che un'agenzia faccia sempre le scelte migliori per voi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero