Sono bastati sei mesi di droga per rendere Kaylee Muthart, a soli 20 anni, completamente schiava della metanfetamina, gettarla in preda a continue allucinazioni e farla...
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«Pensavo che tutti i morti - ha raccontato in seguito la ragazza - fossero bloccati nelle loro tombe, che Dio era solo in Cielo e che io dovevo sacrificare qualcosa di importante per poterli liberare e riportarli al Signore. Era spaventoso, non capivo cosa Dio volesse da me, ma sentivo un senso di rettitudine e che dovevo essere io a sacrificarmi: e sono stata felice di farlo perché ho sempre avuto un grande cuore. Sentivo di avere poco tempo a disposizione, mi sono strappata gli occhi e ho detto al pastore che si è presentato: "Prega per me, voglio vedere la luce, prega per me"».
Il dramma di Kaylee è avvenuto il 6 febbraio scorso: pochi giorni dopo sarebbe dovuta entrare in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti. Da allora la ragazza, che ora è completamente cieca, è stata sottoposta a terapie mediche e psichiatriche ed è tornata a casa solo il 1° marzo, pronta ad affrontare un periodo di riabilitazione. «Non ci vedo più - dice - ma ora la vita senza poter vedere è molto più bella di quando avevo gli occhi ed ero schiava della droga, lo dico davvero. Avevo cominciato a prendere metanfetamina perché mi sentivo sola. Ora ho ripreso a vivere imparando tutto in un modo nuovo, soprattutto ho imparato a vivere senza la droga. Adesso sono di nuovo Kaylee, proprio come lo ero 10 anni fa. Solo che ora sono meglio».
Kathy Thompson, la madre di Kaylee, ha deciso in questi giorni di divulgare al massimo la storia della figlia per mettere in guardia i giovani dall’uso di droghe. La donna, inoltre, ha avviato su GoFundMe una campagna per raccogliere i soldi necessari a regalare a Kaylee un cane guida per ciechi, il cui costo è molto elevato: in pochi giorni sono stati donati 27mila dei 50mila dollari necessari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero