Una cortesia, un gesto d'amore verso quei nonni che adorava e con cui condivideva la casa e molto del suo tempo libero. Ma quella manovra che avrebbe dovuto agevolare la loro...
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Domenica, intorno alle 10.30, Jadesh e i nonni si apprestavano ad andare in Chiesa quando il ragazzo, per agevolarli, ha fatto inversione e retromarcia verso il vialetto: la nonna, Chandravti Lakhan, 75 anni, non si è accorta che il nipote stava ancora muovendo la Toyota Sequoia e si posizionata a ridosso della vettura, finendo travolta sotto le ruote dell'auto. «Il nipote si era preoccupato di agevolare la salita sul Suv risparmiando quei passi in più che ormai pesavano sulle gambe dei suoi nonni – ha detto Basheer Ally, 56 anni, un vicino di casa – Li vedevamo sempre insieme, faceva parte della loro routine quotidiana. Prima della tragedia li avevo visti: erano vestiti bene, stavano andando in Chiesa».
Il primo a soccorrere la donna è stato Bhanu Patel, 52 anni, che ha assistito all'incidente e si è precipitato per prestare soccorso alla donna: «Viviamo a due passi e quando ho visto quello che stava succedendo mi sono messo a correre per aiutarla. Sono rimasto accanto a lei e le ho detto di essere forte. È successo tutto all'improvviso. La famiglia era distrutta dal dolore. Eravamo tutti lì e piangevamo». Chandravti è stata ricoverata al Long Island Jewish Medical Center, ma si è spenta nel pomeriggio senza che i medici potessero far nulla per salvarla.
La polizia è stata chiamata e si è precipitata sul luogo dell'incidente: Jadesh non rischia nulla, ma dovrà convivere con quel senso di colpa che non lo abbandonerà. Per tutta la vita. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero