Il caso delle uova contaminate dall'insetticida fipronil coinvolge anche due aziende italiane e un distributore di prodotti surgelati. Due campioni «positivi» ai...
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I due casi positivi. I due casi positivi - uno di uova in guscio, l'altro di «ovoprodotto», cioè lavorato - sono stati scoperti su 114 campioni esaminati tra uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono dagli Istituti zooprofilattici e segnalati alle Regioni e Asl competenti per territorio per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l'adozione di eventuali provvedimenti restrittivi, fa sapere il ministero della Salute. Il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo chiede di «fare i nomi delle aziende coinvolte, pubblicare come in Francia subito l'elenco dei prodotti coinvolti e togliere il segreto sulla destinazione finale di tutti i prodotti alimentari importati rendendo finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall'estero». Premesso che si tratta di una sostanza che «deve essere assolutamente assente» negli alimenti, la quantità di fipronil rilevata, «pur superando il valore limite», «è molto sotto la soglia di tossicità acuta», quindi sono escluse conseguenze per la salute umana, rassicura Giuseppe Ruocco, a capo della Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute.
Peraltro, ha aggiunto, è una sostanza che «non si accumula, perché viene eliminata» dall'organismo. Il ministero, in collaborazione con le autorità sanitarie regionali e il Comando Carabinieri per la tutela della salute, ha monitorato uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono, sia di provenienza estera che nazionale: sono stati «42 i campionamenti dei Nas su prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati; 181 quelli delle Regioni su pollame, uova, derivati; 60 quelli disposti dal ministero per gli adempimenti comunitari (Uvac), per merci provenienti dai Paesi interessati dall'allerta. Una decina di giorni fa erano stati sequestrati in Italia alcuni prodotti, mai messi in commercio, provenienti da un'azienda francese che aveva usato le uova di uno degli allevamenti olandesi coinvolti nell'uso del fipronil.
Omelette a Milano. A Milano è stata sequestrata una partita di omelette surgelate che, in seguito ai controlli fatti dall'Ats (l'ex Asl) della città metropolitana di Milano con i Nas, sono risultate prodotte con «uova contaminate dal Fipronil». A comunicarlo è l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Le omelette, ha spiegato l'assessore, sono state «commercializzate dalla ditta International Trade Group». Si tratta di «una partita di "Atsuyaki Tamago", questo il nome del prodotto, distribuito dall'azienda tedesca Kagerr, di cui l'International Trade Group è distributore per l'Italia».
Il sequestro «riguarda 127 confezioni, (che riportano la data di scadenza al 16 febbraio 2018), di cui, dal 29 giugno scorso, 117 sono già state distribuite al consumatore finale».
Il Messaggero