Proseguono a tappeto negli allevamenti ed esercizi commerciali nazionali i controlli, sia pubblici che privati, per riscontrare eventuali tracce di contaminazione da insetticida...
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Intanto si apprende che il blocco della commercializzazione a scopo cautelativo per alcuni allevamenti avicoli annunciato ieri dalla Regione Emilia Romagna riguarda un'azienda nel cesenate con quattro allevamenti. Coldiretti sottolinea come »l'allarme delle uova contaminate non colpisce la spesa diretta dal contadino. Gli acquisti in campagna che tengono ed in alcuni casi sono aumentati per effetto del rapporto diretto di fiducia tra produttore e consumatore«. »La spesa dal contadino - afferma Coldiretti - consente infatti la rintracciabilità immediata con l'agricoltore che ci mette personalmente la faccia ma con la possibilità anche di accesso diretto alla fattoria. La filiera corta evita i passaggi intermedi che moltiplicano i rischi e garantisce un rapporto trasparente tra il prodotto acquistato e la sua origine.
L'organizzazione agricola evidenza come le uova vendute direttamente dagli agricoltori sono soggette alle stesse regole e agli stessi degli allevamenti industriali, con il vantaggio che gli allevamenti di piccole dimensioni sono più facilmente controllabili e garantiscono maggiormente il benessere animale. Intanto in Francia si allunga la lista di prodotti in Francia contenenti uova contaminate da Fipronil. Il ministero dell'Agricoltura ha reso noto che sono stati ritirati dal mercato cinque tipi di muffin e due tipi di brownie, distribuiti rispettivamente dai supermercati Leclerc e Leader Price. Nonostante la concentrazione di Fipronil sia superiore ai limiti consentiti, il ministero ha sottolineato che i prodotti ritirati non presentano »rischi per a salute. Il ministero dell'Agricoltura ha reso inoltre noto che alcuni allevamenti francesi di pollame hanno utilizzato dell'amitraz, un pesticida vietato dalla legge. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero