Si chiamava Salvatore Marsilia e aveva 52 anni l'uomo ucciso ieri sera a Cesano Maderno (Monza Brianza) dopo, a quanto si apprende, una lite in famiglia scoppiata attorno alle...
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La dinamica dell'omicidio. Accoltellato dalla moglie e finito a colpi di martello dalla figlia. È questa la dinamica dell'omicidio. È emerso che Salvatore Marsiglia è stato ucciso al culmine di una discussione con la moglie: l'uomo è stato colpito con alcune coltellate sferrategli dalla moglie, Maria Rosa Saitta, di 49 anni, in varie parti del corpo e ha cercato a sua volta di difendersi e di colpire la donna, ma è stato sopraffatto dall'intervento della figlia Jessica, 26 anni, che lo ha colpito con un martello trovato in casa.
L'interrogatorio. I sospetti si erano da subito concentrati sulle donne. Il fermo è arrivato dopo un lungo interrogatorio. Gli inquirenti hanno ascoltato anche tre vicini di casa, convocati in qualità di testimoni. Marsilia sarebbe stato colpito da un'arma da taglio e da un corpo contundente.
La visita dell'ex marito e poi la lite. Secondo quanto riferito dai vicini di casa, la figlia dell'uomo ucciso, Jessica, si era appena separata e da poco era tornata a vivere con i genitori. La donna ieri sera avrebbe ricevuto la visita dell'ex marito in via Palabianca 1. Una volta andato via l'uomo, sarebbe scoppiata la lite in famiglia.
Un conoscent della vittima. «L'ho visto anche ieri a pranzo, ha comprato qui da me quattro pizze, era un mio cliente abituale, persona tranquilla ma da diversi mesi si sentiva molto giù e demoralizzato perchè senza lavoro». A raccontarlo il gestore di una pizzeria a poche decine di metri dall'abitazione dove è stato ucciso Salvatore Marsiglia. Il gestore è Salvo Veneziano, uno dei concorrenti della prima edizione del Grande Fratello. «Una persona molto ma molto educata - ha detto ancora Veneziano - Ieri è venuta e ha comprato le pizze e poi le ha portate a casa per mangiarle, così mi ha detto, con la moglie e la figlia. So poi che è rientrato a casa ieri sera verso le 21.30 dopo un'aperitivo con un amico». A quanto raccontano anche altri vicini la vittima, Salvatore Marsiglia, aveva perso il lavoro da oltre un anno e si arrangiava con qualche occupazione saltuaria. Pare che proprio in questi giorni desse un mano a un amico che fa l'imbianchino. «È chiaro che si sentiva un po' avvilito perchè era l'unico in casa a non lavorare - ha detto il vicino di casa Nicola Moriterno - forse questa situazione ha un po' inasprito la serenità in famiglia, per quel che ne sappiamo noi non ci sono mai state liti nè abbiamo sentito urla nè ci risulta ci fosse tensione in casa, ma evidentemente non tutto era come sembrava all'esterno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero