Il via libera alle Unioni civili rappresenta il «colpo per vincere una partita» superando il «catenaccio» ed evitando «lo zero a zero che sui diritti...
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Se accadesse questo - avverte Cuperlo - si romperebbe il rapporto di fiducia nei confronti del partito». Che il clima dentro il partito sia teso lo dimostra il botta e risposta andato in scena oggi tra i renziani e la minoranza interma del partito. Il senatore del Pd Miquel Gotor senza giri di parole ammette di aver qualche «difficoltà a sostituire Vendola con Verdini». Gotor se la prende poi con una frase pronunciata dalla titolare delle Riforme: «Vorrei ricordare al ministro Boschi che l'alleanza che lei definisce in modo dispregiativo »spuria« era quella del centrosinistra e dell'Ulivo che ha portato l'Italia in Europa e ridotto il debito pubblico». Una presa di posizione che arriva a seguito della frecciatina che proprio la Boschi indirizza a Roberto Speranza. La titolare delle Riforme confida, nel corso del suo intervento alla scuola di formazione del partito, l'emozione nel firmare il maxi emendamento sulle unioni civili («Mi tremava la mano nel firmare», dice ai ragazzi presenti) ma poi non esita a bollare come «strano. E lo dico con tutta l'amicizia e l'affetto nei confronti di Roberto Speranza, che chi come lui questa legge elettorale non l'ha votata poi ci venga a dire che non vanno bene le coalizioni e le maggioranze spurie».
Contro la minoranza del partito si scaglia anche Andrea Marcucci che ricorda come «L'ulivo non riuscì mai ad approvare i Dico mentre il Pd di Reni ha fatto le unioni civili pur non avendo una maggioranza al Senato».
Il Messaggero