Maggioranza divisa sulle unioni civili. Il disegno di legge di Monica Cirinnà (Pd) ruiprende il suo iter mercoledì in commissione Giustizia al Senato, ma i democrat e Ncd sono...
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Gli alfaniani minacciano: il provvedimento non era nel programma di governo e, dunque, potremmo anche non votarlo. Il Pd, invece, vuole andare avanti spedito: "Non solo si faranno - dice il vicesegretario Debora Serracchiani in una intervista alla Stampa - ma vanno fatte come ci siamo presi l'impegno di farle, entro l'anno. Ci sono le condizioni per un voto largo del Parlamento".
In realtà, a Palazzo Madama, la trattativa è in corso. Due le richieste principali di Ncd: mai le unioni civili dovranno essere equiparate al matrimonio; il tema del divieto dell'utero in affitto deve entrare all'ordine del giorno della discussione. I democrat non chiudono del tutto le porte e sembra che siano disponibili ad accettare l'ipotesi di qualche modifica al disegno di legge.
Non è però escluso che in commissione, se Ncd dovesse sfilarsi, possano arrivare i voti del Movimento Cinquestelle e dell'area laica di Forza Italia. La partita è aperta ed è, ancora, tutta da giocare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero