«Non drammatizziamo, è solo questione di corna». È il titolo di un film di Francois Truffaut del 1970. Stavolta però non c'è finzione...
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La quale però, in questo punto, rischia di perpetuare nell'immaginario pubblico il luogo comune secondo cui gli omosessuali sono promiscui e non possono che continuare ad esserlo. Una discriminazione? Certamente un paradosso. Per essere super-morali e moralisti, si finisce per diventare immorali con questa scelta. Perché disincentiva per legge e in maniera preliminare, regole alla mano, la libertà dell'uomo o della donna omosessuale a voler essere fedele al proprio partner. Codifica un atteggiamento la Cirinná bis, che magari nella realtà non esiste o almeno non é quello che molti dei soggetti interessati a questa norma si sentono di avere. Quale appunto l'infedeltà. Si é insomma negata la libertà agli omosessuali di essere come gli altri, ossia sottoposti allo stesso vincolo, finendo per avvalorare il libertinismo o almeno per tollerarlo: il che non parrebbe in linea con la morale cattolica.
É andato in scena insomma, in questa vicenda, un sillogismo sbagliato. Il matrimonio é morale, le unioni civili non sono matrimoni e quindi possono essere svincolati dall'etica corrente e non si deve drammatizzare quando "é soltanto una questione di corna". Il film che girò Truffaut era molto migliore di questo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero