Semestre Ue, Renzi tiene il suo discorso di chiusura. Ma i banchi sono deserti

Semestre Ue, Renzi tiene il suo discorso di chiusura. Ma i banchi sono deserti
dal nostro inviato Alberto Gentili STRASBURGO – Molti banchi vuoti, un po’ troppi, quelli del Parlamento europeo mentre il premier italiano, Matteo Renzi, questa mattina...

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dal nostro inviato Alberto Gentili STRASBURGO – Molti banchi vuoti, un po’ troppi, quelli del Parlamento europeo mentre il premier italiano, Matteo Renzi, questa mattina teneva il discorso conclusivo del semestre italiano. E non è un bello spettacolo, dopo le stragi di Parigi. Ma a pochi giorni dalla mobilitazione senza precedenti dei Paesi europei per ribadire i valori dell’Occidente contro la paura e il terrorismo, oggi a Strasburgo sembra che ogni emozione sia scomparsa.




Il discorso di Renzi è stato contrassegnato da applausi e da qualche contestazione nei passaggi in cui ha indicato la necessità per l'Europa di non rinchiudersi in una “fortezza difensiva”. Le contestazioni e qualche fischio sono arrivati dai banchi degli euroscettici. Il presidente del Parlamento Martin Schulz ha richiamato il leader dell'Ukip britannico Nigel Farage che aveva gridato varie volte “rubbish”, ovvero spazzatura.



«Stia attento, rischia di chiamare così se stesso», lo ha zittito Schulz. Soprattutto, all'inizio del dibattito sulla presidenza italiana della Ue nell'emiciclo di Strasburgo i banchi erano pressocché deserti. Non che l’Europarlamento sia mai affollato in verità. Ma questa volta le assenze sono state decisamente qualcuna di troppo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero